“Le streghe del Monte Corno”: nella Saga delle Streghe Quinti si scoprono nuovi poteri delle pietre forate naturali
Quali e quanti poteri hanno le pietre forate naturali? Può la narrativa finalmente spiegare o dare nuova profondità a ciò che la tradizione popolare ha sempre raccontato, ma comunque mai in modo univoco?
Chi è appassionato di pietre bucate potrebbe partire da queste due domande per addentrarsi nella lettura di “Le streghe del Monte Corno”, secondo romanzo della Saga delle Streghe Quinti dopo “Il Sigillo di Sarca”.
Questo seguito (che nella trama è stato reso indipendente dal precedente pur riprendendone alcuni personaggi e alcune situazioni) è il nuovo percorso della giovane strega Brunella Quinti che, dopo aver incontrato ed essersi scontrata con le divinità gardesane, andrà alla scoperta del mondo celtico e di quella che è l’eredità lasciata dai Celti e dai Cenomani sul territorio del lago di Garda e in generale del nord Italia: Bru si imbatterà in figure come Lugh ed Epona, ma soprattutto in Cernunnos, al quale poteva un tempo essere vocato proprio il Monte Corno del titolo, una collina di Desenzano del Garda, sulla quale esiste un misterioso legame con il padre di Brunella che lei non ha mai conosciuto e un grande pericolo dato dalla processione che i Templari italiani stanno organizzando in questo luogo.
Anche in questo libro, già dalle prime righe, si ritrova
l’amuleto che Brunella ha avuto a disposizione nel primo capitolo della Saga,
ovvero
la pietra forata naturale che sua madre Virginia e tutte le sue antenate avevano portato al collo
e che ancora una volta sarà un elemento risolutivo per la storia!
In “Le
streghe del Monte Corno” non solo Bru continuerà a cercare la pietra quando ne
sentirà il bisogno, infatti
con la mano accarezzava la pietra forata naturale che portava al collo: un gesto che faceva sempre quando aveva bisogno di riflettere e di trovare conforto
ma la sua pietra di Odino le sarà indispensabile quando, perduta ogni certezza sul proprio percorso personale e sulle proprie amicizie, grazie alla pietra forata riconoscerà una persona cara con cui pensava di non avere più a che fare e, soprattutto, nel finale del libro scoprirà un potere inaspettato del suo amuleto che non aveva mai presagito.
Il personaggio cresce e lo fa, anche, attraverso la pietra forata naturale, che pur rivelando sempre nuove capacità continuerà a serbare numerosi misteri. Fino al prossimo episodio.
per altre informazioni su “Le streghe del Monte Corno” si rimanda a questo link sul sito ufficiale.
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