Le pietre di Odino con il loro foro naturale rappresentano la rinascita e di essa hanno il potere. Per questo, da sempre, si considerano dotate di proprietà sciamaniche e di cura spirituale.
Di esse, di quelle di grandi dimensioni, Marija Gimbutas ha scritto “Strisciare attraverso l’apertura procurava la rigenerazione”.
La pietra forata era un portale di nuova vita, si strisciava o si facevano strisciare i bambini attraverso il foro per guarirli in modo fisico, ma tale passaggio simboleggiava anche la rinascita in senso spirituale, una transizione verso una vita nuova, una iniziazione. La fatica fisica di passare attraverso la pietra, laddove le pietre di grandi dimensioni lo permettevano, era simile a quella della nascita, e attraversarle significava ottenere appunto una nuova nascita.
Le pietre di Odino consentivano la pulizia dell’anima, la pulizia dei peccati, il lasciarsi dietro di sé il passato, lo spalancare le porte di energie psichiche potenti. Le pietre forate facevano entrare in contatto con la sfera della morte, obbligavano a gestire il proprio rapporto con essa: il passaggio attraverso di esse era un passaggio tra la vita e la morte, tra il mondo fisico e quello spirituale perché solo così si poteva iniziare una nuova vita.
In epoca preistorica le pietre forate naturali venivano esposte all’entrata delle camere funerarie, quale simbolo di passaggio, dopo la morte, per facilitare la rinascita dei propri cari.
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