Da una parte, il lago che cinge la spiaggia in un morbido abbraccio…
Dall’altra, la vegetazione su cui incombe dall’alto la Rocca di Manerba, una collina sacra fin dall’antichità che pare proteggere questo angolo del lago di Garda…
La spiaggia di Pisenze, in comune di Manerba del Garda, è un luogo che regala uno scenario davvero incantevole e pochi mesi fa ho scoperto che in questo tratto di battigia, in cui non è difficile nemmeno imbattersi in piccole pietre forate lavorate dallo sciacquio del lago, fa capolino anche una pietra che un tempo avrebbe potuto essere considerata sacra.
Tra le pietre di grandi e medie dimensioni che si protendono nell’acqua ce n’è, infatti, una forata…
Trovarla non è così facile e immediato, anche perché il foro la taglia in orizzontale e lo si osserva chinandosi: per individuarla, scendendo verso la spiaggia è indispensabile volgersi in direzione destra, verso la Rocca, e camminare per qualche decina di metri. La pietra è lunga e stretta, molto lavorata dalle forze naturali e non certo uniforme. Quando il lato è più alto, è sicuramente più facile da vedere, come era nel momento in cui ho potuto scattare la fotografia (con il quadrato rosso che indica il punto in cui si trova il foro).
È affascinante notare come, in un luogo in cui nel romanzo “Il Sigillo di Sarca” viene svelato che qui sorge “La casa sotto la Rocca” delle streghe Quinti di Manerba, che di madre in figlia si trasmettono una pietra forata naturale come amuleto, sia stato possibile trovare una pietra forata che nell’antichità sarebbe stata di certo adorata dai culti più naturalistici.
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