Anticamente si pensava che le pietre con un foro che venivano trovate in natura fossero semplici fossili.
Potevano appartenere alla classe dei Crinoidi, in particolare quando si trattava di piccoli ciottoli, oppure di ammassi creatisi nel corso dei secoli risultati dalla fusione di più rocce, chiamati Encriniti.
I Crinoidi non sono altro che i ricci di mare: il gambo, fossilizzandosi, avrebbe dato vita a piccoli anelli con un buco al centro che sarebbe poi stato scambiato per roccia, così facendoli apparire come pietre forate naturali.
Anche alle Fairy Stones indicate da Denham nei suoi archivi degli elementi magici, erano associati “Encrinites and Entrochi”, “Encriniti ed Entrochi” ovvero le formazioni create dai Crinoidi, come riportato anche dallo studioso Nicola Bown.
La tradizione popolare ha associato tali pietre, trovate normalmente nelle vicinanze del mare, al culto mariano: con una preferenza per quelle con una vaga forma a cinque punte, esse venivano usate per scacciare i demoni, per allontanare gli incubi, per tenere lontani ragni e animali pericolosi, con un curioso equilibrio tra il culto per la Madonna (capace di difendere il buon cristiano dal male che apparisse sotto le spoglie di animali, per esempio dei serpenti) e le antiche credenze pagane e popolari.
Per un approfondimento sui Crinoidi fossili, suggerisco questo link.
Un’altra origine delle pietre forate naturali, ovvero la creazione dei loro buchi a opera dei succhi animali, è invece illustrata qui.