Piccole pietre con fori naturali addobbano da sempre gli altari della magica festa di Beltane, la ricorrenza forse più importante per tutte le religioni naturali, per gli antichi Celti e ancora oggi per le streghe moderne, le Wiccan.
Beltane o Belthane, che cade tra il 30 aprile e il 1 maggio, era ed è da sempre un evento di nascita e rinascita, in cui la natura ha risvegliato da poche settimane o sta risvegliando le proprie energie e ha mostrato già i germogli della nuova stagione calda.
In questa occasione gioiosa si celebrava l’amore, si festeggiava la fertilità, si incoraggiavano gli innamoramenti e i corteggiamenti, perché i riti omaggiavano e rappresentavano l’amore tra il Signore e la Signora.
Molti erano i rituali legati alla festa, ma quelli che ovviamente sono più significativi su questo blog sono quelli legati alle grandi pietre forate naturali e ai luoghi in cui esse ricoprivano funzioni sacre: attorno a esse le amanti si concedevano agli amanti per propiziare la fertilità propria e della terra, così come le donne che desideravano concepire un figlio mettevano in atto le proprie preghiere, talvolta ove possibile strisciando fisicamente attraverso il foro per spronare l’arrivo della nuova vita, come se volessero accompagnare il futuro figlio o la futura figlia a rendere reale la propria nascita.
La pietra bucata, quindi, diveniva il centro di tutta la festa, sia che fisicamente fosse possibile attraversarla, sia come oggetto di offerta sull’altare.
Tre mesi fa, al debutto del blog, la grande celebrazione di Imbolc mi ha dato lo spunto per ricordare che 9 mesi dopo Beltane sarebbero nati i bambini concepiti in questo magico momento di passaggio: un ulteriore legame tra queste feste e l’esperienza umana, uno splendido momento per scoprire questo ulteriore ruolo delle pietre forate naturali.
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